L'unica parte che manca all'appello è il capezzino.
Prima fase: fustello i due passaggi dei montanti e cucio la fibbia coi suoi passanti.
Poi assemblo l'imbottitura, più o meno come ho fatto per il frontalino......cucio assieme le due parti......e finisco il capezzino applicando i due montanti. Giunti a questo punto, misuro e fustello i fori sulle varie parti: sovracapo, capezzino e montante del capezzino.Segue la fase di finitura, che consiste nel rimuovere eventuali residui di colla, applicare la tinta nera dove ce n'è bisogno, ingrassare, cerare e lucidare il tutto.
Alla fine, dopo una ventina di ore di lavoro, la testiera si presenta così:Dettaglio del frontalino......e del capezzino.Spero di poter pubblicare presto le foto della testiera in uso!
February 4, 2010
La realizzazione di una testiera - 4/5
Fustello le varie strisce che dovranno portare la fibbia (sottogola, montanti portamorso, montante del capezzino, capezzino).Cucitura della prima fibbia (sottogola) con i relativi passanti:Ecco i montanti, inziando dal portamorso:Dopo aver posizionato correttamente i passanti unisco le parti con aghi e filo......qui posizione fibbie e passanti...
...per poi cucire tutto:A questo punto basta un colpo di fustella per bucare la chiusura del portamorso e questa fase è finita.
...per poi cucire tutto:A questo punto basta un colpo di fustella per bucare la chiusura del portamorso e questa fase è finita.
February 1, 2010
Capezza imbottita
Posto solo ora le foto di questa capezza che ho realizzato alcuni mesi fa: cuoio dark havana, imbottiture nere e fibbieria in ottone.
Presenta alcune lievi differenze rispetto a quella pubblicata in precedenza: le imbottiture sono più "panciute" in quanto ho inserito al loro interno una striscia di neoprene più spessa e il gancio a molla di chiusura è montato al contrario (dietro specifica richiesta del destinatario della capezza). Anche le coste sono rifinite con un metodo diverso ossia utilizzando gomma adragante e cera d'api, metodo che poi ho abbandonato perchè col freddo la cera d'api tende a solidificarsi e rende le coste di una tinta non uniforme.
Presenta alcune lievi differenze rispetto a quella pubblicata in precedenza: le imbottiture sono più "panciute" in quanto ho inserito al loro interno una striscia di neoprene più spessa e il gancio a molla di chiusura è montato al contrario (dietro specifica richiesta del destinatario della capezza). Anche le coste sono rifinite con un metodo diverso ossia utilizzando gomma adragante e cera d'api, metodo che poi ho abbandonato perchè col freddo la cera d'api tende a solidificarsi e rende le coste di una tinta non uniforme.
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